Intro (di Matteo Cereda)

La semina e il trapianto

Un piccolo seme contiene tutte le energie e le conoscenze necessarie perché l'organismo vegetale nasca e cominci a svilupparsi. Siamo di fronte a qualcosa di incredibile e di affascinante.

Per quanto sia importante tutto il lavoro di preparazione e progettazione, è solo con la semina che entrano finalmente in gioco le piante, protagoniste indiscusse dell'orto.

L'atto di seminare in sé è semplicissimo: si tratta di mettere il seme nella terra: le giuste condizioni di temperatura e umidità lo faranno germinare.

Dobbiamo però prestare attenzione a farlo nel momento giusto: il periodo in cui si semina determina il clima che la pianta incontrerà durante tutto il suo ciclo di vita.

In molti casi conviene seminare in un luogo protetto o riscaldato, il semenzaio, e trapiantare successivamente la piantina formata. In questo modo possiamo anticipare il periodo di semina e far durare l'orto più a lungo.

Altra accortezza importante da avere durante la semina o durante il trapianto è di rispettare le giuste distanze tra una pianta e l'altra: meglio evitare di sprecare spazio distanziando troppo, ma anche il sovraffollamento può essere negativo.

Dopo aver seminato poi bisogna prendersi cura delle giovani piantine: le loro radici non ancora profonde non sono in grado di reperire l'acqua in autonomia e richiedono irrigazioni frequenti e costanti.

In questo capitolo Sara spiega nel dettaglio come seminare. In appendice al corso trovate le tabelle coi periodi di semina di ogni ortaggio, per sapere quando è il momento giusto per farlo.


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