Intro (di Matteo Cereda)

In un buon orto non dovrebbero mai mancare le erbe aromatiche, per tre ottimi motivi.

In primo luogo perché sono piante utilissime in cucina: averle a portata di mano da usare non è cosa da poco. Bastano poche foglie appena colte per far la differenza e rendere una pietanza speciale.

In secondo luogo perché sono erbe officinali, che possono essere valorizzate per le loro proprietà. Un buon decotto in caso di mal di stomaco, influenza o altri leggeri malesseri può evitarci il ricorso a farmaci più invasivi e dare un po' di sollievo.

Terzo punto è la biodiversità, di cui già abbiamo trattato durante il corso. Le aromatiche sono ricche di oli essenziali che si rivelano particolarmente utili nell'attrarre insetti utili e che in molti casi sono repellenti ai parassiti. Per questo si tratta di ottimi vicini per le colture da orto.

La cosa bella è che sono in genere anche piante semplici da mantenere: molti aromi sono specie perenni, che una volta piantate richiedono pochissime cure e resistono bene ad avversità climatiche e patologie.

Molte delle erbe aromatiche fanno parte della famiglia delle labiate o lamiaceae, come rosmarino, timo, origano, maggiorana, salvia, menta e melissa. Altri aromi come finocchietto, prezzemolo e aneto sono invece piante ombrellifere, di cui abbiamo già trattato nel capitolo precedente.

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