Intro (di Matteo Cereda)
Gestione delle erbe spontanee
Non chiamiamole erbacce!
Coltivando l'orto è inevitabile ritrovarsi alle prese con piante che nascono senza esser state piantate o seminate: la natura ha una spinta inesauribile e non mancherà di "interferire" con il nostro orto portando semi e facendo nascere specie spontanee.
Questi ospiti indesiderati non sono sempre graditi: competono con le piante coltivate rubando loro spazio, nutrimenti e risorse idriche, a volte sono molto esuberanti e possono soffocare gli ortaggi.
Spesso chi coltiva procede con una pulizia implacabile, eliminando meticolosamente queste "erbacce" e godendo della vista di un orto perfettamente pulito e ordinato.
Tuttavia bisogna sapere che le piante spontanee hanno anche svariati effetti positivi sull'ecosistema del nostro orto e una loro presenza moderata è portatrice di preziosa biodiversità. Nell'ottica di un metodo biologico dobbiamo quindi imparare a convivere e a rispettare queste specie spontanee, per questo non dovremmo chiamarle con disprezzo "erbacce".
Questo però non significa lasciare che l'orto diventi una giungla. Contenere queste erbe è molto importante ed è uno dei lavori colturali più impegnativi.
Sara ci spiega in questo capitolo come gestire le piante infestanti, evitando che danneggino l'orto. Dalla sarchiatura alla pacciamatura scopriremo i metodi migliori per tenerle al loro posto, senza eccedere nel desiderio di eliminare ogni corpo estraneo.
2 commenti