10.3 Il taglio dei rami nell'olivo
Nello scegliere il punto in cui tagliare l'olivo richiede un approccio particolare, diverso da altre piante, poiché la sua cicatrizzazione avviene in modo differente.
La cicatrizzazione dell'olivo non avviene attraverso la formazione di un callo, in corrispondenza del collare di corteccia. L'olivo crea un cono di legno secco sotto il taglio. Questo cono funge da protezione per i tessuti vivi sotto il taglio, garantendo una guarigione efficace.
Quando si tagliano i rami dell'olivo quindi è importante lasciare un margine di legno di almeno un centimetro. Questo legno di rispetto consente la formazione del cono di disseccamento senza fare danno ad altri rami che vogliamo lasciare.
Quando invece il taglio è troppo vicino alla diramazione, il secco può entrare nel ramo principale, compromettendo lo scorrere della linfa e indebolendolo. Questo errore ripetuto crea gravi problemi.
Non bisogna eccedere nel legno da lasciare, creando inutili monconi di ramo. La regola generale è di mantenere un legno di rispetto pari a circa la metà del diametro del ramo che si sta tagliando. Questo approccio garantisce che la pianta possa proteggere efficacemente i tessuti vitali e mantenere il flusso di linfa.
Potando piccoli rami possiamo permetterci di non essere sempre precisi, soprattutto se abbiamo molte piante da tagliare non è facile curare il punto di taglio quando si interviene nella parte alta della chioma. Sui tagli grossi invece è importante fare le cose bene: un taglio mal eseguito su rami più grandi invece può essere particolarmente dannoso.
Anche quando si effettua un taglio di ritorno, è necessario lasciare una porzione di legno sufficiente per consentire alla pianta di cicatrizzare correttamente senza intaccare le frasche che vogliamo mantenere.
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