1.3 Scegliere il periodo giusto

Quando potare

Per decidere quando potare dobbiamo tenere in conto il meteo e la fase del ciclo della pianta.

Rispetto al meteo l'ideale sarebbe potare in periodi asciutti e non ventosi. Da evitare quando ha appena piovuto, durante piogge o se sono previste piogge nei giorni seguenti, in questi casi l'umido favorisce microrganismi patogeni, che possono introdursi tramite le ferite provocate potando. Anche il vento può trasportare le spore. Ovviamente c'è poi da mediare in base alle esigenze e agli impegni che si hanno.

Rispetto alle fasi della vita della pianta, durante l'anno distinguiamo la fase di sviluppo vegetativo (primavera, estate) e la stasi vegetativa (autunno inverno).

La stasi vegetativa è il momento migliore per la potatura secca, da fine autunno fino a febbraio-marzo. Potando in primavera sprechiamo risorse: la pianta ha emesso gemme impiegando energia che viene sprecata se noi tagliamo. Anche in autunno perdiamo risorse, le piante immagazzinano sostanze nei rami, che fanno da riserva, quando tagliamo potando ne perdiamo. Quindi spesso è ideale potare tra gennaio e marzo.

Anche le potature verdi hanno un periodo più corretto, in genere meglio farle presto. Ad esempio nella vite entro metà o fine maggio, quando i germogli sono teneri e si asportano a mano (minor spreco di energia da parte della pianta, meno tagli, minor lavoro nostro). Lo stesso vale per molte altre piante in cui si tagliano i polloni basali.

Quando potare dipende anche dalla specie, ecco qualche indicazione, che poi è da adattare a seconda della zona climatica e delle varietà di pianta.

  • Pomacee (melo, pero): momento migliore è gennaio-febbraio.
  • Drupacee. Meglio un poco più tardi, fine febbraio, ma prima dell'apertura delle gemme
  • Vite. Da metà dicembre a inizio marzo.
  • Olivo: da marzo a primi di maggio.



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