Intro (di Matteo Cereda)

La resa dello zafferaneto

Come ogni attività agricola anche nella coltivazione dello zafferano non è semplice fare previsioni attendibili sui risultati che si otterranno. Le variabili sono moltissime e il nostro crocus sativus è una pianta particolarmente imprevedibile.

Ci saranno annate in cui l'abbondanza della fioritura ci sorprenderà, in altre purtroppo il risultato potrà essere deludente.

Tuttavia se vogliamo impostare uno zafferaneto produttivo e intendiamo farne attività a livello professionale, diventa importante riuscire a fare delle stime sulla resa, almeno indicative.

Queste ci permettono prima di tutto di fare un minimo di business plan, che ci guidi nelle decisioni economiche.

Inoltre sapere con anticipo qual è il raccolto atteso è importante per programmare il lavoro che questo raccolto può generare. Sia in termini di lavoro in campo, sia in termini di impegno per vendere il prodotto ottenuto.

In particolare sono due gli aspetti sui quali è fondamentale farsi un'idea: la fioritura, che determina quanti grammi di zafferano otteniamo ogni anno, e la moltiplicazione dei bulbi, aspetto cruciale perché i bulbi sono il nostro maggior investimento e maggior valore.

Andiamo quindi a capire cosa possiamo aspettarci dal futuro, focalizzando i fattori che incidono sulla resa, sia di fiori che di bulbi. I parametri che otterremo ci saranno molto utili a fare calcoli sulla resa della nostra attività e ad impostare poi un caso di studio.

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